a c q u a c l a v d i a

La Storia

L'acqua della sorgente Claudia è conosciuta fin dal Neolitico ma furono i Romani, alla fine dell'età Repubblicana, a costruirle intorno un grandioso complesso residenziale. I resti di questa antica struttura sono ancora visibili all'interno della proprietà dello stabilimento idrominerale. La sorgente, insieme alle rovine, costituisce quello che oggi è il Parco archeologico-naturalistico dell'Acqua Claudia.

Contrariamente a quanto si possa pensare, l’origine del nome “Claudia” non non si lega a quello dell’imperatore Claudio, che regnò tra il 41 e il 54 d.C., ben ottant'anni dopo la costruzione del complesso romano ma all'antica via consolare Clodia: costruita tra la fine del III e l'inizio del II secolo a.C. che permetteva di raggiungere la sorgente attraverso un diverticolo stradale.

Il Parco archeologico-naturalistico dell’Acqua Claudia che oggi caratterizza lo stabilimento, è stato creato con l’obiettivo di proteggere, promuovere e valorizzare le testimonianze archeologiche, architettoniche e naturalistiche presenti nell’area.

Il luogo, grazie alla sorgente di acqua fredda e minerale e alla vicinanza del fiume Arrone, ha attratto l’uomo sin dall’antichità (approfondimenti nella sezione il parco archeologico).

L'acqua Claudia iniziò a essere commercializzata alla fine dell'Ottocento, ma fu all’inizio del Novecento, grazie a numerosi studi clinici e di laboratorio, che furono riconosciute le sue proprietà.

Il 1909 segna la nascita ufficiale del marchio Acqua Claudia con la creazione del primo libro dei soci. Da allora, l'azienda ha attraversato un secolo di evoluzione, adattandosi alle nuove abitudini e ai nuovi canali di comunicazione.

Nel 2016, l'Acqua Claudia è stata acquisita dal Gruppo SEM, uno dei principali player italiani del settore delle acque minerali.