a c q u a c l a v d i a

Mitreo

Il culto di Mitra, una divinità indo-iranica, venne portato a Roma dalle truppe di Pompeo e successivamente si diffuse nel territorio a partire dal I secolo d.C.

Nel complesso, si trova un tempio dedicato alla divinità collocato sul lato destro del ninfeo monumentale, raggiungibile attraverso una scala costruita agli inizi del ‘900. Oltrepassato un ingresso a volta si accede all’interno di un ambiente ipogeo composto da un atrio, due bracci frontali ed un braccio laterale destro.

La tradizione vuole che la cerimonia dedicata a Mitra fosse caratterizzata da un’immersione nella fossa sanguinis, una cavità nel terreno che conteneva il sangue di un toro precedentemente sgozzato. Il pozzo presente funge da fossa sanguinis, assente per l’esiguità dello spazio.
Un lungo canale collegava il pozzo alla superficie, con un duplice scopo:

- Permettere il deflusso del sangue degli animali sacrificati (probabilmente di piccola taglia).

- Stabilire un collegamento diretto con il cielo, simboleggiando il forte legame di Mitra con le costellazioni.

Vi sono inoltre banchine scavate nella roccia, una nicchia per contenere l’anfora, una tavola d’offerta e una piccola nicchia per accogliere il simulacro della divinità.